SFOGLIA LA RIVISTA AMEDIT

mercoledì 17 dicembre 2008

PALAGONIA: l'Indegno Saluto a Michele Megna

SI E' SPENTO ALL'ALBA DEL 16 DICEMBRE 2008, ALL'ETA' DI 91 ANNI,
MICHELE MEGNA.
EGLI E' STATO LA PIU’ ALTA ESPRESSIONE DI AMOR PATRIO E IMPEGNO SOCIALE
CHE LA CITTA’ DI PALAGONIA ABBIA MAI CONOSCIUTO.
IL SUO MIRABILE ESEMPIO
DOVREBBE ESSERE PRESO A MODELLO DA PARTE DI TUTTI I CITTADINI,
DELLE FAMIGLIE, DEGLI EDUCATORI, DELLE ISTITUZIONI,
DI TUTTI QUEI MOVIMENTI CHE IN FORME DIVERSE OPERANO NEL SOCIALE.

Se oggi Palagonia può contare su qualche stralcio di storia che la riguardi, da poter raccontare ai propri posteri;se oggi Palagonia vede alcuni angoli di verde là dove era assoluto degrado… lo deve soltanto ad una persona: Michele Megna. Colui il quale, a proprie spese e senza mai chiedere contributi a nessuno, ha raccolto tutto quanto fosse possibile recuperare, circa la memoria storica di questa città, e ne ha fatto delle pubblicazioni da donare ai suoi concittadini. Sono solo alcuni dei suoi tanti gesti compiuti in nome dell’amore portato a questa sua città…
Una città purtroppo ancora una volta ingrata, che presto dimentica le Persone e gli Eventi degni di Memoria.
IL PRESIDENTE, IL DIRETTIVO E TUTTI I SOCI DEL SODALIZIO “AMEDIT – AMICI DEL MEDITERRANEO” -

AI SUOI FUNERALI: ASSENTI CITTADINANZA E ISTITUZIONI

La mattina del 17 dicembre si sono tenuti i funerali (religiosi, per uno che era profondamente anarchico), cui erano presenti soltanto i pochi parenti rimasti, un gruppetto di circa 10 amici, i componenti dell'associazione Amedit ed alcuni di Rifondazione Comunista. In chiesa si sono aggiunte due classi di alunni dell'Ist. "G. Ponte" accompagnati dai rispettivi docenti (nonchè cari amici di Miclele Megna). Completamente assenti le Istituzioni, nessun amministratore nè il Primo Cittadino, nessun'altra autorità, nessuna presenza ufficiale da parte delle Istituzioni Scolastiche, nè tantomeno la presenza delle "tante" associazioni e movimenti cittadini. E che dire dei tanti personaggi che hanno beneficiato del supporto economico del Megna per la pubblicazione di vari libri di Storia Patria, di tutti quei giovani che tra la fine degli anni '80 e gli inizi dei '90 affollavano casa sua per la redazione del giornalino "Palagonia ieri e oggi", di tutte quelle famiglie che hanno visto nei momenti di bisogno Michele al loro fianco, degli abitanti di quei quartieri cittadini dove dall'assoluto degrado Michele ha ricavato delle aiuole e campi di boccette? TUTTI ASSENTI! Michele se n'è andato più solo e ignorato che mai, in una città che non smette di smentirsi nei suoi aspetti più oscuri e indegni; nella sua proverbiale ingratitudine. Vengono alla memoria le tante celebrazioni (memorial cittadini, intitolazione di edifici pubblici ecc) che vengono dedicate a persone comuni sol perchè scomparse in circostanze drammatiche come gli incidenti stradali, ormai all'ordine del giorno. Vengono in mente i funerali cittadini, con allestimento della camera ardente al Palazzo di Città, dedicati a personaggi dai trascorsi politici non sempre apprezzabili. E vien da chiedersi quali siano i reali modelli a cui questa città guardi. "Ai posteri l'ardua sentenza...".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

purtroppo quanto scritto sopra rispecchia la realtà del mio paese e quindi mi associo a quanto detto in questo articolo.
Palagonia cerca di rialzarti un pochetto e dai importanza alle persone che meritano davvero di essere ricordate

Paola 75 ha detto...

"nemo profeta in patria" recita un vecchio detto. il problema è che già palagonia ha poco da vantare in quanto a personaggi che si siano distinti, se poi si rifiuta di dare il giusto e dovuto riconoscimento anche a quell'unico di cui dovrebbe far tesoro, beh, è proprio di coccio sta gente ingrata!