SFOGLIA LA RIVISTA AMEDIT

lunedì 19 aprile 2010

Ricordando Michele Megna...testimonianze, riflessioni, immagini e documenti


VENERDI' 23 APRILE 2010, ORE 18,30 - SALA AZZURRA DEL MUNICIPIO DI PALAGONIA.

Organizzato dall’associazione “Amedit-Amici del Mediterraneo” col patrocinio del Comune di Palagonia, si è tenuto venerdì 23 aprile presso la Sala Azzurra del palazzo Municipale, l’incontro “Ricordando Michele Megna – testimonianze, riflessioni, immagini, documenti. Ennesima iniziativa per ricordare ancora una volta l'uomo che più d'ogni altro ha amato e servito la propria città: Michele Megna, noto a tutti come “Il poeta dei fiori”.
E’ stata questa l'occasione per ripercorrerne le tappe salienti dell'operato, ma anche per raccogliere racconti, aneddoti e testimonianze da parte di chi l'ha conosciuto o ha condiviso il suo percorso, in un’atmosfera volutamente semplice e spontanea. Oltre al Sindaco ed alla Giunta Comunale, diverse componenti del mondo politico, scolastico e associazionistico, hanno aderito all’iniziativa che ha registrato una lunga rassegna di interventi e di propositi per onorare al meglio questa preziosa figura tanto amata dalla città di Palagonia. Nell'occasione è stata allestita presso la Sala Azzurra, un'esposizione di alcuni suoi scritti, manifesti, pubblicazioni e fotografie originali.
L’incontro ha avuto quale scopo precipuo, l’avvio di una petizione popolare con la quale si chiede all’Amministrazione Comunale l’intitolazione della Bambinopoli a Michele Megna, proposta che vede un ampio consenso da parte della cittadinanza.
“Il nostro ruolo di operatori culturali – dice il Presidente dell’Amedit, Giuseppe Maggiore - non può prescindere dall’esempio di figure tanto fulgide come quella di Michele Megna… egli è stato e rimane certamente l’esempio più rappresentativo in un’ottica di impegno civico. Continueremo a proporlo alle nuove generazioni, affinché, anche chi non ha avuto il pregio di conoscerlo personalmente, possa apprezzare quanto egli ci ha lasciato con la sua vita e le sue opere. Da spirito libero quale egli era, Michele ha fatto di Palagonia la sua grande famiglia, che ha amato e servito con tutto se stesso. Ogni angolo di questa città ci parla di lui: dalle circostanti contrade dove lui si perdeva in lunghe passeggiate, spesso accompagnato da gruppi di giovani o famiglie, alle poche aiuole del centro urbano da lui realizzate e curate; da autodidatta egli si è fatto promotore di decine di pubblicazioni che raccontano di questi luoghi, denunciava problemi e disservizi attraverso le centinaia di manifesti che apparivano sui muri della città. In molteplici forme ci ha insegnato a riscoprire il concetto di comunità. L’intitolazione di un luogo rappresentativo come la Bambinopoli è davvero il minimo che si possa fare per dargli un dovuto riconoscimento e immortalarne la memoria ai posteri.”