SFOGLIA LA RIVISTA AMEDIT

venerdì 28 giugno 2013

AMEDIT MAGAZINE, n. 15 – Giugno 2013

Cover Amedit n. 15 – Giugno 2013. “an Alphabet” by Iano.
Il pagliaccio mammone con la testa nel pallone – protagonista dell’opera di Iano an Alphabet, scelta come immagine di copertina – assurge significativamente a icona dell’analfabetismo italiota. Dove non c’è curiosità, dove non c’è attenzione all’altro ma solo cieca e compiaciuta autoreferenzialità, dove non c’è condivisione lì attecchisce l’ignoranza più pericolosa, l’altra faccia dell’analfabetismo propriamente detto. Chi smette di imparare, chi rinuncia ad arricchirsi e a contaminarsi attraverso l’altro, non ha più nulla da insegnare. Nell’articolo d’apertura il fenomeno dell’analfabetismo viene indagato da più punti di vista. Sono esposti numeri e dati che danno l’entità del problema; se ne parla nelle sue molteplici forme. Per quanto estesa, la nostra trattazione non è tuttavia esauriente, come non può esserlo nessun articolo che voglia affrontare un tema così complesso. Ma nel farlo abbiamo ritenuto importante individuare proprio nella mancanza di passione e di sana curiosità gli elementi chiave da cui può ingenerarsi un generale impoverimento della persona, non solo sul piano delle abilità e delle competenze professionali, ma anche sul piano sociale, politico, culturale e, perché no, relazionale.
In questa occasione, noi tutti della redazione Amedit desideriamo porgere un ultimo saluto a Don Gallo, un uomo che ha tentato di opporsi e di cambiare dall’interno le contraddizioni della “sua” chiesa, pagando in prima persona le sue gesta e diventando un punto di riferimento per tutti coloro che credono in un mondo scevro di ipocrisie, che le farisaiche burocrazie del cattolicesimo contemporaneo stanno continuando ad avvelenare con il loro fumo sulfureo. L’ultima lunga intervista che Don Gallo ha rilasciato, prima della sua dipartita, l’ha concessa proprio a noi, e nelle sue intenzioni c’era anche quella di regalarci qualche sua opinione nei prossimi numeri di Amedit. Purtroppo questo non avverrà. Don Gallo si è spento nel suo studio, proprio in quella stanzetta austera dove abbiamo passato una lunga serata, pochi mesi fa, chiacchierando di tutti gli argomenti che più gli stavano a cuore. Quando lo abbiamo incontrato l’ultima volta lo abbiamo salutato con una frase semplice: “Alla prossima vecchio prete di strada”. Il saluto che oggi gli porgiamo purtroppo ha una forma diversa: “Grazie di tutto Don Andrea! Soprattutto per essere sempre stato “ostinato e contrario”.
Giuseppe Maggiore
SOMMARIO
LA COPERTINA
di Giuseppe Maggiore
LETTERATURA
di Massimiliano Sardina
di Leone Maria Anselmi
di Marco Cavalli
a cura della Redazione Amedit
PERSONAGGI
di Luca Bardaro
di Pier Angelo Sanna
ARTE
di Massimiliano Sardina
di Massimiliano Sardina
di Mauro Carosio e Pierluigi Pinto
di Massimiliano Sardina
MUSICA
di Mauro Carosio
di Leone Maria Anselmi
di Marco Genti e Giancarlo Zaffaroni
di Alessandro Sgritta
CINEMA
di Leone Maria Anselmi
COSTUME & SOCIETA’
di Carlo Camboni
di Laura Vicenzi
di Giancarlo Zaffaroni
di Carlo Bellino
di Domenica Rossitto
a cura della Redazione Amedit
LA PAROLA AI BAMBINI
Mini redazione Amedit
Circolo Didattico “Giovanni Blandini” Palagonia
CONTRIBUTI EXTRA (SOLO ON LINE)
di Terry Melani
di Giuseppe Benassi
***************************************

logo-amedit-gravatar-okCopyright 2013 © Amedit – Tutti i diritti riservati
Numero stampato nel mese di giugno 2013. Distribuzione gratuita.
Per richiedere una copia della rivista cartacea è sufficiente scrivere a: amedit@amedit.it e versare un piccolo contributo per spese di spedizione. La quota di € 10,00 dà diritto al ricevimento dei 4 numeri annuali.

domenica 23 giugno 2013

EVENTI AMEDIT | Musica, teatro, poesia e premio letterario.

a cura di Redazione Amedit
balleriniviolinistaballettoamedit_convivium2Si sono concluse con un duplice appuntamento all’insegna della musica e della poesia, le attività del sodalizio Amedit in programma da ottobre 2012 a giugno 2013. Il primo appuntamento si è svolto lo scorso 20 maggio, per la conclusione della stagione concertistica-teatrale “Amedit-Convivium” che ha avuto luogo presso il Teatro Grotta Smeralda di Acicastello (CT). L’ultimo degli otto spettacoli andati in rassegna è stato “Da Napoli a New York – Ricordando Enrico Caruso”, commedia musicale scritta in occasione del 140° anniversario della nascita del grande cantante partenopeo. Uno spettacolo composito – come lo ha definito il regista Turi Giordano - denso di situazioni comico-drammatiche, in cui viene narrata la vita artistica del grande Caruso, e che abbraccia idealmente tutto il percorso che lo ha condotto dalle osterie napoletane, dove egli cantava nella “posteggia”, fino all’esibizione sul palco del Metropolitan di New York che sancì la sua consacrazione artistica come tenore di fama mondiale. Uno spettacolo corale che ha visto esibirsi ben sedici artisti di fronte a un numerosissimo ed entusiasta pubblico, per lo più costituito dagli oltre duecento associati Amedit. Le parti recitative sono state interpretate da otto attori (Agata Bassetta, Annamaria Nicotra, Franco Gambino, Gaetano Di Benedetto, Gina Giannino, Mariarosa Judica, Pino Squillaci e Tony Pasqua); l’esecuzione delle canzoni del primo Novecento e delle arie d’opera è stata affidata a due soprani (Angela Curiale e Dora Baccini) e a due tenori (Alfio Marletta, nel ruolo di Enrico Caruso, e Antonio Costa); gli accompagnamenti musicali sono stati eseguiti da un trio di musicisti (Giovanni Raddino al pianoforte, Antonio Capizzi al violino e Gianluca Timpanaro alla batteria), mentre a fare da trait-d’union tra i diversi quadri scenici è stato l’attore e regista teatrale Toti Sapienza che, in qualità di direttore artistico del cartellone “Amedit-Convivium” (ruolo che ha condiviso con il M° Salvo Troina), ha voluto così chiudere in grande stile la ricca kermesse di spettacoli iniziata il 15 ottobre 2012.
gruppo.artistiIl secondo e ultimo appuntamento si è invece tenuto il 2 giugno scorso al Museo delle Erbe di Catania, con il “Convivium-Euterpe” curato dalla poetessa Dora Coco. La serata è stata dedicata alla poetessa Santuzza Quattrocchi e alla sua silloge di poesie I piccoli lumi. A fare da relatore è stato il prof. Antonino Blandini, il quale si è soffermato sulla poetica della Quattrocchi, esaltandone gli aspetti stilistici e i contenuti. “Sono versi che illuminano sul serio perché accendono la memoria – ha detto Blandini – sentiamo i profumi di zagara, gelsomino e gli odori buoni che accomunano l’infanzia di ognuno di noi”. Dora Coco ha poi sottolineato “la cifra poetica crepuscolare dalla quale filtra una natura sommessa. In questa poesia vi è un doppio percorso: ricerca e ritorno, perché dallo scavo profondo della vita nascono sensazioni e meditazioni che sono nello stesso tempo personali e universali”.
Vasilev Kamce Strumica, I° classificato al Premio Letterario
Vasilev Kamce  Strumica, I° classificato al Premio LetterarioIntanto, una giuria composta dal critico letterario Elena De Santis, dallo storico dell’arte Massimiliano Sardina e dal presidente Amedit Giuseppe Maggiore, ha valutato le opere partecipanti al premio letterario “Parola in Libertà”, indetto dall’associazione e dalla redazione Amedit, la cui terza edizione è stata dedicata al poeta palagonese e cultore di storia patria Michele Megna (1917-2008). L’iniziativa, rivolta agli alunni della scuola secondaria di primo e secondo grado, ha visto concorrere 135 ragazzi che si sono cimentati in un componimento scritto a tema libero, in forma di racconto, poesia o lettera.  Al primo posto si è classificato il brano “Lettera di un emigrante”, del giovane macedone  Vasilev Kamce  Strumica, frequentante la classe II D  dell’Ist. Scolastico “Voltri 2” di Genova, con la seguente motivazione: Il brano composto in forma di lettera, esprime con intensità i sentimenti di un emigrante, Giovanni, che scrive alla moglie mentre si accinge a sbarcare in America. Le ansie, le paure, le speranze si condensano in poche ma pregnanti righe. Il pensiero accarezza la speranza di un avvenire migliore per sé e per i propri cari; un avvenire che coincide con il sogno di libertà e che segna il riscatto dalla povertà, consentendo di dare slancio alle proprie ambizioni. Sebbene l’episodio descritto sia datato al 1905, la situazione e gli stati d’animo appaiono immutabili e sempre attuali per qualunque uomo d’ogni tempo che si trovi a vivere una scelta tanto radicale. Al secondo posto della sezione A “La nostra terra” di Miriam Millesoli (Ist. Comp. “Don L. Milani” Palagonia), con la seguente motivazione: I primi versi di questa poesia descrivono con semplicità e immediatezza lo stupore che si prova contemplando una natura in pieno rigoglio, che sembra preludere a uno stato di assoluta grazia e di piena realizzazione. È un inno alla propria terra, la Sicilia, e alle sue tante potenzialità. Tuttavia, dopo un rapido ma efficace accenno alle vicende storiche fatte di dominazioni e influssi culturali, si giunge agli ultimi amari versi, in cui lo scenario idilliaco rivela una terra matrigna che, incapace di offrire un dignitoso avvenire ai propri figli, li lascia, loro malgrado, andare via. Al terzo posto “Libertà di essere” di Maria Ausilia D’Angelo (Ist. Comp. “G. Ponte” Palagonia), con la seguente motivazione: La poesia “Libertà di essere” esprime un inno alla vita, colmo di fiducia e ottimismo. Lungi dal ripiegamento su se stessi, dall’arresa e dallo sconforto di fronte alle difficili sfide che la vita pone, questi versi inneggiano una libertà d’azione totale e una capacità di contrapporre musica e colori a un’esistenza grigia e triste. Per la sezione B, che ha visto concorrere le classi II e III A del Liceo Scientifico “Michele Megna” di Palagonia, con una serie di limerick dedicati alla figura del Megna, la Giuria, nell’apprezzare l’idea di cimentarsi in questa forma di componimenti poetici brevi, tipici della letteratura inglese, e ritenendoli tutti a parità di merito, ha inteso premiarli in egual misura. A conclusione di questa ennesima avventura artistico-culturale svoltasi sotto l’egida degli “Amici del Mediterraneo”, il Presidente dell’Amedit, Giuseppe Maggiore, ha voluto rivolgere un sentito ringraziamento a quanti si sono prodigati, con passione, determinazione e grande generosità nell’allestimento dei vari eventi. “In tempi di precarietà, non solo economica, ma anche socio-culturale – dice – siamo riusciti ancora una volta a ritrovarci uniti in un comune sforzo, con quell’entusiasmo e quella passione che da sempre caratterizzano il nostro agire sociale. A unirci sono stati ancora una volta l’amore per l’arte, la voglia di creare, il desiderio di incontro con l’altro e la spinta a condividere momenti di sana convivialità. Per tutto questo i miei sentimenti di riconoscenza e gratitudine vanno innanzitutto a due splendide persone dalle inesauribili risorse: Toti Sapienza e Salvo Troina, le cui idee sul piano artistico si confermano sempre rivelatrici di grande vitalismo e originalità; ancora desidero ringraziare i due formidabili “compagni di viaggio”, Luca Bardaro e Gabriella Compagnini, che insieme al loro sempre puntuale e fondamentale contributo, portano in ogni impresa una buona dose di entusiasmo e ottimismo”.
Redazione Amedit