PALAGONIA - II rigore religioso del presule, il tenace impegno sociale dell'uomo: le idee di mons. Giovanni Blandini, vescovo di Noto dal 1875 al 1913, sono state «celebrate» a Palagonia.
Al palazzo municipale, nel corso di una conferenza-dibattito la città ha commemorato uno dei suoi figli più illustri, puntando i riflettori sulle azioni e sul pensiero dell'autorità religiosa.
Teologi ed esponenti della cultura siciliana, ripercorrendo le «tappe» della sua formazione e militanza religiosa, lo hanno consacrato tra i primi sostenitori del cattolicesimo sociale.
Padre Giuseppe Damigella ha riconosciuto in mons. Blandini «il prototipo del pastore moderno, un convinto avversario delle regole del capitalismo e della gestione smodata del potere locale».
Durante l'incontro, promosso dal Comune e dagli «Amici del Mediterraneo» di Palagonia, in occasione dei festeggiamenti in onore di Santa Febronia, padre Salvatore Vacca ha aggiunto: «L'ex vescovo di Noto ha lasciato una traccia indelebile della sua opera, parlando in molte lettere dei bisogni comuni. Il suo sostegno alla fraternità dell'ordine francescano è sempre stato palese».
Il Francesco Michele Stabile, che ha effettuato ricerche su molti documenti dell'epoca, ha esaltato il personaggio: «La cultura di mons. Blandini è neoguelfa, ma non disconosce le esigenze di cambiamento politico, rivendicando la presenza dei cattolici nelle istituzioni.
Non è l'uomo della condanna, ma invita il clero ad uscire dalle sacrestie e ad ascoltare la gente». I cittadini hanno pure ricordato il vescovo per il conforto prestato a Palagonia (nel 1867) alle vittime del colera.
Secondo una proposta, che potrebbe essere confermata entro un breve lasso di tempo, il locale Circolo didattico dovrebbe essere intitolato a mons. Blandini. Sarebbe un degno omaggio alla sua memoria, che merita di essere preservata anche negli ambienti scolastici.
L. G.
Pubblicato sul quotidiano "La Sicilia" del 26 Luglio 2002
Il convegno presentato dall’AMEDIT ha avuto un importante ruolo nel riproporre all’attenzione la figura del Blandini che, nonostante la sua valenza politico-sociale, oltre che religiosa, rischiava di rimanere relegata in ambito locale o prettamente ecclesiastico. Certamente tale iniziativa culturale, ha fornito un input in più alla intitolazione del Circolo Didattico. L’associazione si è inoltre occupata della distribuzione del libro di Francesco Michele Stabile a quanti ne facessero richiesta, fornendo altresì copia gratuita alle biblioteche parrocchiali, scolastiche e comunale della Città.
Su Giovanni Blandini, interessanti anche il libro “Giovanni Blandini Vescovo Sociale” Con riferimenti ai fratelli Mons. Mario e Don Luigi Sturzo, di Mons. Paolino Stella (Edigraf, Catania,1981); la tesi di laurea “Cristo e la Chiesa nelle Lettere Pastorali di Mons. Giovanni Blandini” dell’insegnante Apollonia Ticli di Palagonia; l’opuscoletto “Mons. Giovanni Blandini da Palagonia a Noto” realizzato dal Circolo Didattico di Palagonia in occasione della Intitolazione, con testi di Antonio Cucuzza e Luigi Cannata (Palagonia,2003).
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