Il 20 gennaio 2014 l’associazione “Amedit –
Amici del Mediterraneo” ha formalmente presentato al Comune di Palagonia (CT)
la proposta di conferimento della Cittadinanza Onoraria al Giudice Nino Di
Matteo. L’iniziativa si inserisce a pieno nel percorso di impegno civile nella
lotta alla mafia e alle varie organizzazioni criminali, e in quello
dell’educazione alla legalità che ha visto protagonista negli anni il sodalizio
Amedit, e verso cui l’attuale Amministrazione, presieduta dal Sindaco Valerio
Marletta, si è dimostrata fin da principio particolarmente sensibile.
Un significativo gesto di riconoscimento, con
cui la città di Palagonia suggellerebbe un ennesimo atto di rifiuto e di
riscatto dall’oppressione mafiosa con cui ha dovuto troppe volte confrontarsi. Con
il conferimento della Cittadinanza Onoraria al Pm Di Matteo, oltre a dare un
dovuto riconoscimento alla personalità in questione, Palagonia dimostrerà, una
volta di più, di aderire pienamente ai valori della legalità e di partecipare,
anche attraverso iniziative istituzionali, alla necessaria lotta alla mafia cui
Nino Di Matteo si sta tenacemente dedicando, fino a mettere a rischio la
propria vita.
Adottando un personaggio di tale taratura
come “cittadino onorario”, il Comune lo propone alla cittadinanza tutta come
modello ideale da cui trarre esempio, stimolo e ispirazione per orientare le
proprie scelte e i propri comportamenti sociali.
Già nel dicembre 2007, l’associazione Amedit
si era fatta promotrice di un regolamento per l’iscrizione all’Albo d’Oro del
Comune di Palagonia e al conferimento della “Cittadinanza Onoraria” a
personalità che si siano distinte nel campo dell’arte, della cultura e
dell’impegno civile (iniziativa che venne accolta dall’allora Amministrazione,
e avviata con l’onorificenza del titolo di “Cittadini Onorari” ai due artisti
siciliani, il tenore Andrea Antonio Siragusa e il soprano Piera Grifasi). L’Amedit
chiede ora all’attuale Amministrazione di voler dare seguito a tale istituto,
accogliendo la presente proposta e conferendo tale onorificenza anche al Pm
Nino Di Matteo.
Auspicando che la proposta
venga accolta dall’Amministrazione Comunale, l’Amedit ha già in serbo una serie
di iniziative culturali da allestire in occasione della cerimonia ufficiale di
conferimento.
Nino Di Matteo (Palermo, 1961) è
in magistratura dal 1991. Sostituto procuratore della Repubblica presso la Dda di Caltanissetta dal ’92
al ’99 e pubblico ministero della Dda di Palermo dal ’99, ha indagato sulle
stragi dei magistrati Rocco Chinnici, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e
delle loro scorte, e sull’omicidio del giudice Antonino Saetta. Pm in numerosi
processi a carico di centinaia di mafiosi dell’ala militare di Cosa nostra e di
fiancheggiatori – alcuni insospettabili – di Bernardo Provenzano, si è occupato
di molti casi riguardanti i rapporti tra mafia, politica e istituzioni. Tra
questi i processi al senatore Salvatore Cuffaro, al funzionario dei
servizi segreti Ignazio D’Antone e alle “talpe” presso la Procura di Palermo. Presidente
dell’Associazione nazionale magistrati di Palermo, è attualmente impegnato nei
processi per la cosiddetta “trattativa” tra mafia e Stato. Il suo strenuo
impegno nella lotta alla mafia lo ha esposto a continue minacce da parte degli
esponenti mafiosi, come quelle mossegli in questi giorni dal boss Totò Riina.
Una delle tante iniziative antimafia curate dall’Amedit |